Possono essere gli smart siti luoghi d’identità dell’uomo? Ormai i variegati approcci di sostenibilità, a volte contradditori, risultano insoddisfacenti nel governare la realtà costruita la quale evidenzia le profonde ferite lasciate dai comportamenti non virtuosi delle passate generazioni. 

 

Nano antenne, nuova frontiera del fotovoltaico
L’MIT ha allo studio una tecnologia capace di migliorare di 100 volte l’efficienza dei comuni
pannelli.
http://www.nanowerk.com


Autori

Thomas Heatherwick, Il vento modellatore dell'arch...

Thomas Heatherwick, Il vento modellatore dell'architettura

di Simona Magioncalda

Poesia. Pura e semplice poesia. Poesia capace di far vibrare l’anima e farla gioire. Si tratta della poesia insita nella Natura, ed in tutte le meraviglie che sul nostro pianeta non sono state create dall’uomo.
Capita, a volte, che vi siano uomini in grado non solo di avvicinarsi alla bellezza naturale ed eguagliarla, ma anche di competere con la poesia insita nella natura. Uno di questi è Thomas Heatherwick, giovane e geniale architetto londinese, che con il suo studio ha creato quella meraviglia assoluta che è la Seed Cathedral (la "Cattedrale di Semi"), ovvero il padiglione Inglese all’Expo di Shangai 2010. Ispirato dalle collezioni della banca dei semi di Kew e dagli insetti presenti nell’ambra, egli è riuscito a creare una collezione con più di 60 mila semi imprigionati alla base di ognuno degli altrettanti fili (lunghi oltre 7 metri) di materiale plastico trasparente. Queste fini “bacchette” rivestono completamente una struttura quadrata e sono talmente flessibili che si muovono armonicamente con il vento.
imm001.JPG
Di giorno la luce, attraverso minuscole fibre ottiche inserite nei filamenti, viene trasportata dall’esterno all’interno del padiglione, mentre la sera la luce degli spazi interni viene proiettata all’esterno, sulla faccia terminale di ogni singolo elemento. Il padiglione è stato realizzato sopra ad una superficie plissettata dal colore neutro che rimanda alla forma di una carta appallottolata e poi aperta: dalla carta dispiegata compare l’opera dell’artista che si disvela, quasi mossa da vita propria.
 
Qual è lo scopo della creatività di Heatherwick?
"Far star meglio la gente. Inventare cose che migliorino la qualità della vita, la rendano più funzionale e gradevole. Posso spiegare le ragioni d'essere di ogni nostro progetto, anche quelli che all'apparenza sembrano solo opere d'arte".
Ogni volta che si trova di fronte a un nuovo progetto si chiede:"È già stato visto? Qualcuno l'ha forse fatto prima di me? Sto davvero inventando qualcosa di nuovo? Sto creando un archetipo?".
Come ama dire Heatherwick:
"Dio è nelle grandi idee. Nel particolare però si riposa."